Turbolenze in aereo, la tattica dei piloti per sconfiggere subito la paura: volerai sereno

Non è insolito che i passeggeri siano nervosi per le turbolenze in aereo: tuttavia i piloti hanno svelato diversi segreti per affrontarle.

Le turbolenze in aereo possono essere spaventose. Tuttavia, la realtà è che non sono motivo di preoccupazione. Si tratta di una parte comune del volo che molte persone sperimentano ogni giorno. Chiamata dai piloti “aria agitata”, è semplicemente aria che si muove in un modo insolito, inaspettato o caotico.

Ciò può essere causato da una varietà di fenomeni, dai temporali ai cambiamenti nella pressione atmosferica allo spostamento dell’aria su e intorno alle montagne – e può accadere quando le condizioni sembrano essere completamente serene.

La paura del volo colpisce in molti: ecco perché diversi piloti hanno dispensato consigli utili per superare la paura di queste situazioni e per rendere il prossimo volo più tranquillo quando accade ciò.

Come affrontare le turbolenze in volo: i consigli dei piloti

Secondo il National Weather Service, in aereo le turbolenze sono generalmente classificate in quattro livelli di gravità: leggere, moderate, gravi ed estreme. Se il pensiero di quest’ipotesi provoca ansia, ci sono alcuni passaggi da eseguire prima e durante il volo per dissipare le preoccupazioni. Innanzitutto è consigliato sedersi nella parte posteriore dell’aereo poiché la turbolenza è molto più estrema nella parte posteriore.

Inoltre, la maggior parte dei piloti fornisce ai passeggeri un resoconto meteorologico prima del decollo, quindi occorre ascoltare eventuali annunci fatti tramite l’AP durante l’imbarco. Una volta in volo, è consigliato prestare sempre attenzione agli avvertimenti dell’equipaggio di volo in caso di turbolenze. In alcuni casi, gli esperti consigliano le  tecniche di radicamento. Si tratta di alcune delle tattiche più utili per alleviare l’ansia poiché consentono di concentrarsi sul corpo e meno sui pensieri nella testa.

Gli esperti suggeriscono di concentrarsi su un oggetto, come una tenda o un segnale di uscita, quindi di toccare leggermente qualcosa di solido, come un bracciolo. Mentre lo si fa, occorre attivare anche l’altro senso, ovvero l’olfatto, ad esempio percependo l’odore di qualcosa intorno. Successivamente ascolta qualsiasi conversazione, prendendo nota del tono più che delle parole.

Puoi anche usare la respirazione ripetitiva, che può avere un effetto calmante sul corpo. La persona di solito inizia a sentirsi più calma entro 30 secondi dall’inizio dell’esercizio. Per prima cosa, occorre inspirare lentamente attraverso il naso per tre secondi, trattenere il respiro contando fino a tre, espirare dalla bocca contando fino a tre, quindi ripetere. Anche chiacchierare con un vicino può aiutare a distrarre entrambi dalle turbolenze. Uno dei vantaggi di aiutare qualcun altro è che aiuta anche con l’immediatezza della propria ansia.